CyberBridge coniuga sicurezza, diplomazia tecnologica e sviluppo: un modello che si inserisce nel Piano Mattei e nel più ampio programma euro-africano promosso dal governo italiano.
L’evento: Il 3 dicembre 2025, la Fondazione Italiana Med-Or e l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Informatica (ACN) hanno presentato a Roma il progetto “CyberBridge – Programma di Formazione Strategica per la Resilienza Digitale in Africa”, sviluppato con il supporto di Leonardo e sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri.
L’iniziativa è rivolta ai Paesi dell’Africa subsahariana dotati di una strategia nazionale per la sicurezza informatica, con l’obiettivo di costruire un ponte a lungo termine tra Italia e Africa nella formazione informatica, nella governance del cyberspazio e nella diplomazia digitale.
Chi era presente: Il discorso di apertura è stato pronunciato da
- Il presidente di Med-Or Marco Minniti,
- Il direttore generale di ACS Bruno Frattasi,
- Nicoletta Bombardiere, direttore generale per gli Affari Globali del Ministero degli Affari Esteri.
- Una tavola rotonda dal titolo “Africa 4.0: tra digitalizzazione e nuove minacce informatiche” ha evidenziato la rapidità con cui sta avanzando la trasformazione digitale del continente, spesso più rapidamente delle capacità difensive dei singoli Stati.
Perché è importante: CyberBridge combina formazione tecnica, sviluppo delle capacità istituzionali e diplomazia informatica, compresi moduli su norme, governance e gestione delle minacce.
- L’approccio multistrato riflette una realtà geopolitica: le principali infrastrutture digitali che collegano l’Europa al resto del mondo, dai cavi sottomarini al crescente utilizzo di piattaforme satellitari, transitano sempre più attraverso gli spazi marittimi e territoriali africani.
- Questo è il fulcro del concetto di ponte, una parola chiave per l’ambizione dell’Italia di posizionarsi tra l’Occidente politico e il cosiddetto Sud del mondo. Proteggere la sicurezza digitale dell’Italia e dell’Europa, quindi, richiede cooperazione, interoperabilità e fiducia con i partner africani.
L’Africa come hub di connettività. I relatori hanno sottolineato un punto chiave: lo spazio e il dominio sottomarino sono ormai nodi critici nelle reti digitali. L’Africa, attraversata da diverse importanti dorsali di dati globali, è diventata un corridoio strategico per la connettività euro-mediterranea.
- Allo stesso tempo, il continente sta attraversando una rapida accelerazione tecnologica:
- una popolazione giovane che richiede un accesso stabile a internet,
- crescenti investimenti nell’economia IT,
- nuova infrastruttura correlata all’intelligenza artificiale.
- In questo panorama, il corridoio digitale Blue Raman e gli hub emergenti dell’intelligenza artificiale, entrambi parte del Piano Mattei, svolgono un ruolo centrale.
Sì, ma… Le opportunità comportano vulnerabilità: attacchi informatici, interferenze straniere, disinformazione e manipolazione delle informazioni sono in forte aumento, soprattutto laddove la capacità istituzionale rimane limitata.
La formazione come strumento strategico. CyberBridge è tra i primi programmi europei progettati per integrare:
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- formazione specialistica sulle minacce e sulle tecniche difensive,
- visite tecniche e scambi di competenze,
- Diplomazia informatica volta a stabilire standard comuni e a prevenire l’escalation ibrida.
- Il rafforzamento delle competenze digitali in Africa è una priorità del Piano Mattei e un obiettivo centrale della posizione strategica dell’Italia. La formazione è vista come il motore per ridurre il divario digitale, uno dei principali fattori di disuguaglianza tra Occidente e Sud del mondo.
Un pilastro dell’Agenda Italia-Africa. Il concetto di ponte tecnologico promosso da CyberBridge è in linea con la narrazione avanzata dal Primo Ministro Giorgia Meloni al vertice UE-Unione Africana, dove tutte le parti hanno riconosciuto la necessità di partenariati equilibrati e non estrattivi, incentrati su investimenti e formazione.
- CyberBridge diventa così uno strumento operativo della nuova strategia dell’Italia: potenzia le capacità locali, supporta la governance digitale e rafforza la presenza dell’Italia in un ambito, quello informatico, sempre più centrale nella competizione geopolitica.
La posta in gioco: mentre la competizione per il potere globale si sviluppa attraverso infrastrutture invisibili ma decisive, l’Africa si trova al centro di un fragile equilibrio strategico. Attraverso CyberBridge, l’Italia si posiziona come partner chiave per costruire resilienza, garantire una connettività sicura e supportare uno sviluppo digitale inclusivo.
- Un ponte che non è solo metaforico, ma un’infrastruttura di relazioni, competenze e sicurezza progettata per durare.
- “I paesi africani contribuiscono direttamente alla realizzazione di questo progetto”, ha affermato Frattasi durante l’evento.
- “Quando inizia un’esperienza collaborativa, i contributi sono guidati da una reciprocità fondata sul rispetto e sulla fiducia. Questi si sviluppano attraverso una formazione condivisa, basata su valori umani, conoscenze e competenze, non solo su aspetti tecnici.”



